Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del Deuteronomio: “Il Signore gli mostrò tutto il paese: Galaad fino a Dan, tutto Neftali, il paese di Efraim e di Manasse, tutto il paese di Giuda fino al Mar Mediterraneo e il Negheb, il distretto della valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar. Il Signore gli disse: Questo è il paese per il quale io ho giurato ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe: Io lo darò alla tua discendenza. Te l’ho fatto vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!”. Mose’, il grande profeta che “il Signore conosceva faccia a faccia” non entra nella terra promessa. Il suo lungo viaggio alla guida del suo popolo si conclude con la visione della terra ma senza la possibilità di entrarvi. In questo vediamo un segno che rimanda a Gesù, il Messia Salvatore atteso che, finalmente, porta a compimento l’opera di Mose’. Lui e Lui solo entra nella terra promessa che è Dio, portando con se’ anche tutti noi. Gesù è il solo che guida noi, suo popolo, al cuore del mistero trinitario, perché Lui solo è il Figlio di Dio fatto uomo per la nostra salvezza.