Ascoltiamo la parola di Dio dal secondo libro di Samuele: “Dopo che Natan gli ebbe parlato, il re Davide andò a presentarsi davanti al Signore e disse: Chi sono io, Signore Dio, e che cos’è la mia casa, perché tu mi abbia condotto fin qui? E questo è parso ancora poca cosa ai tuoi occhi, Signore Dio: tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire: e questa è legge per l’uomo, Signore Dio!”. La preghiera di Davide è esemplare. Egli voleva costruire a Dio una casa. Per mezzo del profeta Natan Dio gli dice che non dovrà farlo. Sarà Dio stesso a provvedere una casa per Davide e la sua discendenza. Davide prega e adora, con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Ha capito che deve lasciar fare a Dio, senza la pretesa di essere lui a operare secondo i propri criteri e progetti. Ecco l’esemplarità di Davide! Si abbandona in tutto al Signore, lasciando che si compia la Sua volontà. Possa essere così anche per noi.