Ascoltiamo la parola di Dio dal libro della Genesi: “In quei giorni, Giacobbe partì da Bersabea e si diresse verso Carran. Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese là una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa”. La scala, di cui parla il testo biblico, è un simbolo molto bello. Indica il legame tra la terra e il cielo, la relazione viva tra l’uomo e Dio. La tradizione cristiana vi ha visto un segno dell’umanità di Cristo, ponte di collegamento tra l’umanità e il Signore. Vi ha anche visto un segno della Madonna, porta del Cielo nella vita di tutti noi. Per Giacobbe, certamente, quel sogno è stato rivelazione, per capire che la terra nella quale si trovata era una terra sacra, luogo della presenza di Dio. In quella scala, dunque, contempliamo Gesù, la Via della salvezza; contempliamo Maria, porta del Paradiso. E chiediamo nella preghiera che anche la nostra vita possa essere terra di Dio e via a Dio per molti.