Sabato dopo le Ceneri.
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Luca: “In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì”. È molto significativo che all’inizio del tempo quaresimale ci sia data l’opportunità di riascoltare il racconto della chiamata di Levi. Levi era un peccatore e, pertanto, non ci è difficile identificarci con lui. Eppure proprio Levi, alla voce di Gesù che lo chiamava, subito e senza esitazione, si alzò e iniziò un cammino nuovo di conversione. Anche in questo aspetto della vita di Levi vogliamo identificarci, con il desiderio di metterci in ascolto attento della parola del Signore e, con determinazione, iniziare un cammino nuovo nella santità della vita. Con il ritornello del salmo, preghiamo con fede: “Mostrami, Signore, la tua via”. Possa essere questo la nostra Quaresima.
Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del profeta Isaia: “Così dice il Signore: Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio”. La Quaresima è iniziata nel segno delle ceneri, richiamo suggestivo a quella polvere nella quale ritroviamo un simbolo di ciò che è la nostra vita quando prende le distanze da Dio: tenebra. Quella polvere la ritroviamo in noi e anche attorno a noi. Questo tempo di grazia è il tempo in cui sperimentare lo splendore della luce facendo spazio a Dio, così che la nostra polvere possa divenire terra rigogliosa. E poi è anche il tempo nel quale portare Dio nella polvere di ogni cuore umano, perché anche ogni cuore, illuminato dalla luce di Dio, possa vedere la propria polvere trasformata nel giardino delle Sue meraviglie.