Ascoltiamo la parola di Dio dalla lettera di San Paolo ai Colossesi: “Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa”. Quanto afferma l’apostolo ci aiuta a ricordare quale grande amore per la Chiesa siamo chiamati a coltivare. Paolo, per la Chiesa, offre le proprie sofferenze in comunione con le sofferenze di Cristo. Il santo sa, infatti, che nel disegno della salvezza ha una parte importante quanto noi doniamo al Signore vivendo in intima comunione con Lui. Anche noi, pertanto, possiamo collaborare al bene della Chiesa, alla salvezza del mondo. Come è bello e consolante tutto questo! Ogni nostro dolore non è vano. Anzi, è sorgente di Vita vera. Per chi ha fede proprio nulla va perduto e nulla rimane senza significato.