Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Luca: “In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». ». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato”. Tutti siamo un po’ lebbrosi, perché tutti portiamo i segni mortiferi del peccato. Per questo, come il lebbroso del Vangelo, ci mettiamo in ginocchio davanti al Signore e lo supplichiamo: “Se vuoi, puoi purificarmi!”. Ancora oggi Gesù tende la mano, ci tocca e rivolge a noi la parola che guarisce e salva. Lo fa per il tramite dei sacramenti, dell’Eucaristia, della Confessione, della Sua parola. La Chiesa è la Sua mano che si tende e tocca; la Chiesa e’ lo stesso Signore che, oggi, parla, compatisce e dona vita.