Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza”. Nelle parole che Gesù rivolge ai discepoli viene indicata una doppia testimonianza, di cui artefice è lo Spirito Santo. La Spirito del Signore, infatti, è anzitutto avvocato nel cuore dell’uomo per convincerlo in merito alla fede da avere in Gesù. Nel dubbio interiore o nella persecuzione, lo Spirito testimonia in noi a favore di Gesù, perché possiamo rimanergli fedeli. Allo stesso tempo, sempre lo Spirito Santo è alla radice del coraggio con il quale i discepoli annunciano e testimoniano il Risorto nel mondo. Invochiamo, pertanto, lo Spirito del Signore: perché sia in noi avvocato di Gesù e slancio ardente per la missione.
Ascoltiamo la parola di Dio dagli Atti degli Apostoli: “Ad ascoltare c’era anche una donna di nome Lidia…e il Signore le aprì il cuore per aderire alla parola di Paolo”. Lidia è una donna di religione ebraica benestante che si converte alla fede in virtù della predicazione di San Paolo. Una volta ricevuto il Battesimo, si rivolge agli apostoli e dice: “Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa”. Il segno della vita nuova in Cristo, per Lidia, è la sua generosa capacità di accoglienza, di ospitalità, di amore. La vita nuova in Cristo le apre il cuore, divenuto capace di amare in modo prima sconosciuto, al modo dell’amore di Dio. Così si aprono anche le porte della sua casa. Anche per noi, una nuova capacità di amare, secondo la misura del Cuore del Signore, è il segno della vita nuova in Cristo che ormai è in noi, dell’autenticità del nostro amore per Gesù.