Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del profeta Malachia: “Avete affermato: «È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti»”. Dio stesso, per bocca del profeta, fa risuonare le parole del Suo popolo, amareggiato e depresso a motivo di ciò che vede e sperimenta: beati sembrano i cattivi, mentre i buoni sono nella sofferenza. Questa sorta di “accusa” a volte si fa presente anche in noi: ci appare di difficile comprensione l’agire di Dio. Eppure è proprio qui che prende forma lo sguardo della fede, sapendo che un giorno il Signore verrà a giudicare i vivi e i morti, che il nostro destino è la risurrezione della carne e la beata eternità e che, nel tempo presente, tutto concorre al bene di coloro che amano Dio.