Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo»”. La folla segue Gesù e va alla Sua ricerca perché ha sperimentato la gioia e la bellezza del dono: con i pani che Egli ha elargito essi si sono sfamati. Ma Gesù indirizza il cammino interiore di quella folla in un’altra direzione. È venuto, infatti, il momento di non fermarsi al dono ma di andare a Colui che è il datore di ogni dono: Lui, il Signore. Quante volte anche noi ci fermiamo ai doni di Dio e dimentichiamo che siamo chiamati ad aderire, con il cuore e con la vita, al Signore dei doni! Solo così l’amore cresce, si purifica e diventa vera adesione all’Amato.
Ascoltiamo la parola del Signore dagli Atti degli Apostoli: “E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo”. Questo si dice di Stefano, il diacono santo e martire che testimonia con coraggio ed entusiasmo la risurrezione di Gesù davanti ai Giudei. Quale è una delle prove della verità della risurrezione da offrire al mondo? Certamente la luminosità della nostra vita che, come quella di Stefano, ci è donata dall’incontro quotidiano e fedele con il Signore Risorto. È Lui, infatti, che trasforma il nostro cuore con la Sua presenza e la Sua grazia, rendendoci nuove creature, tutte abitate dallo splendore della grazia. Il segreto del fascino che la nostra vita esercita sui fratelli è la comunione di amore con Gesù, che riempie di bellezza ogni nostra giornata. Stiamo a lungo davanti a Lui!