Ascoltiamo la parola di Dio dal libro dell’Apocalisse: “Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convertiti e compi le opere di prima”. Con queste parole il Signore si rivolge alla Chiesa di Efeso. Quella comunità cristiana è ricca di doni ma ha abbandonato il suo primo amore. “Primo amore” ha, in questo contesto, un valore sia cronologico che di intensità. Può capitare anche a noi di abbandonare il primo amore: quello vissuto nel passato, sia perché agli inizi della vita di fede e sia perché caratterizzato da uno slancio pieno di più grande fervore. Domandiamoci, pertanto: quale intensità ha, oggi, i il mio amore per il Signore? Coltivo il desiderio di un amore sempre più grande nei Suoi confronti? Quali scelte devo compiere per riscaldare nuovamente di fervore il mio cuore di cristiano, per convertirmi e compiere le opere di prima? Cominciamo a riaffermare con la voce il nostro desiderio: “Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore”. Alla voce segua la vita. Santa Margherita e santa Gertrude, pregate per noi.