Oggi celebriamo la bella solennità del Sacro Cuore di Gesù. E ascoltiamo dal Vangelo di san Giovanni: “Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua”. Il colpo di lancia, che doveva semplicemente essere il sigillo definitivo sulla morte del Signore, diviene la via per accedere la grande mistero dell’amore del Suo Cuore. Sangue e acqua, infatti, sono il simbolo dei sacramenti della Chiesa, primo fra tutti l’Eucaristia. Lì, nei sacramenti, l’amore infinito del Cuore di Gesù, che è salvezza per noi, lo incontriamo, lo contempliamo, lo gustiamo, ci viene comunicato in modo sovrabbondante. Accostiamoci ai sacramenti, e in specie all’Eucaristia, ricordando: “Qui, il Cuore di Gesù batte per me! Qui, è l’infinito amore del Cuore di Gesù che salva la mia vita”.