Ascoltiamo la parola di Dio dalla prima lettera di San Paolo ai Corinzi: “Fratelli, qualcuno dirà: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?». Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore. Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere. Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità”. Ai quei cristiani che, con curiosità, interrogano circa il “come” della risurrezione, l’apostolo risponde ponendosi su un altro piano. Certa è la risurrezione, perché il Signore è risorto. Ma riguardo al “come” non è utile interrogarsi. Lo stato di risorti non lo possiamo immaginare, come non sarebbe immaginabile pensare a una pianta osservandone il seme da cui ha preso vita. Sappiamo, però, che il Signore, come sempre, andrà al di là di ogni nostra attesa e speranza, nel fare davvero felice la nostra vita nella Sua eternità.