Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Matteo: “In quel tempo Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: Si, Signore. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre? Risposero: Il primo”. Nel racconto di Gesù è molto chiaro dove stia il cuore della vita cristiana: il cuore è l’adesione alla volontà di Dio. Il discepolo è uomo di fatti e parole. Ma le parole varrebbero poco se non fossero accompagnati dai fatti. Stiamo attenti perché la nostra esistenza sia davvero tutta dedita al Signore e, pertanto, tutta orientata all’adorazione di Dio, all’adesione alla parola di vita che Egli ci rivolge. Che la Parola illustri il significato dei gesti. E che i gesti siamo la riprova della verità della Parola.