Ascoltiamo la parola del Signore dagli Atti degli Apostoli: “Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini”. Con queste parole Pietro rispondeva al Sommo Sacerdote che gli intimava di non parlare più di Gesù e della Sua risurrezione. Senza timore, l’apostolo afferma la propria libertà, fondata sull’obbedienza a Dio e sulla volontà ferma di aderirvi con tutto il cuore. Quale grande insegnamento e incoraggiamento per noi! È l’adesione a Dio la radice della vera libertà. E noi, questa libertà, siamo chiamati a viverla nella quotidianità della nostra vita, quando persone, situazioni, ambienti, ideologie, cultura dominante sembrerebbero voler imporre il loro giogo su di noi e sulla nostra fede. I martiri di ogni tempo sono l’espressione più alta della libertà! In questa libertà viviamo la nostra testimonianza al Signore.
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti”. Con queste parole Gesù attesta la possibilità di una duplice appartenenza: la terra o il cielo. In realtà Egli è il Figlio di Dio fatto uomo, nella cui carne cielo e terra sono riconciliati e ritrovano la comunione di vita. Gesù, che viene dal cielo, assume in se’ la terra degli uomini per salvarla. Così anche i suoi discepoli vengono dal cielo, perché sono rinati a vita nuova in virtù del Battesimo. E hanno ricevuto la missione di introdurre nel cielo di Dio la terra degli uomini. C’è una tentazione da superare: quella di rimanere legati alla terra perdendo di vista il cielo, di lasciarsi imprigionare nelle realtà umane dimenticando la loro destinazione: Dio. Chiediamo, per questo, l’abbondanza smisurata del dono dello Spirito, promesso da Gesù.