Ascoltiamo la parola del Signore dagli Atti degli Apostoli: “Rivolgendosi a Filippo, l’eunùco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di sé stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù”. San Luca racconta quanto avvenuto durante l’incontro tra il diacono Filippo e un etiope pagano. Il dialogo appena riportato costituisce il momento appena precedente il battesimo di quell’uomo da parte di Filippo. Di che cosa gli parla? Che cosa gli annuncia? Il contenuto della Sua parola è uno solo: Gesù. Filippo annuncia all’etiope Gesù, il Risorto e Salvatore. La vicenda narrata dagli Atti è per tutti noi molto istruttiva: in che cosa consisteva l’evangelizzazione? Nell’annunciare Gesù! Tutto il resto è una conseguenza. Che sulle nostre labbra e nella nostra vita risuoni sempre questo nome che è Salvezza: Gesù!
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Le parole di Gesù sono splendide; fanno parte del grande discorso sul pane di vita. Nel brano ascoltato vi troviamo indicata una relazione straordinaria: “Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Il Signore si fa tutto dono di amore per noi, offrendo la Sua vita, la Sua carne. E noi abbiamo la grazia di incontrarlo pane di vita fatto carne per la vita di noi tutti nell’Eucaristia. Ecco perché san Tommaso definisce l’Eucaristia “sacramento dell’amore”. Ed ecco perché l’Eucaristia è il tesoro più prezioso della Chiesa.