Ascoltiamo la parola di Dio dal libro dei Numeri: “Il Signore disse a Mosè: Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita. Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita”. Ciò che vive l’antico popolo è una prefigurazione di quanto potrà vivere ogni uomo in virtù della croce di Gesù. Ascoltiamo, infatti, la pagina evangelica di san Giovanni: “Disse allora Gesù: Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono”. Gesù, dalla Croce, è il pieno compimento di quanto adombrato nel serpente di bronzo. Egli è il Salvatore! Guardando Lui trafitto, lasciandoci raggiungere dal Suo amore, siamo perdonati dai nostri peccati e introdotti nella vera e nuova Vita di Dio. Rimaniamo a lungo davanti al Crocifisso!
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “Disse allora Gesù: Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato”. Nelle parole di Gesù ve ne sono due che sono molto dense di significato. Anzitutto “quando avrete innalzato”. Egli si riferisce chiaramente a quell’innalzamento che si realizzerà nella Sua crocifissione. Di conseguenza, quelle parole potremmo anche intenderle così: “Quando mi avrete crocifisso”. Poi, l’altra parola: “Conoscerete che Io sono”. Quello qui usato è il nome con il quale Dio si è presentato a Mosè sul Sinai. Quindi, è il nome di Dio. Mettendo insieme le due parole evangeliche appena ricordate, ecco l’annuncio che ne deriva: Gesù Crocifisso è la rivelazione definitiva del volto di Dio, volto di misericordia infinita, volto di amore senza misura, volto del Salvatore.