Ascoltiamo la parola di Dio dalla lettera di San Paolo ai Romani: “Fratelli, che diremo di Abramo, nostro progenitore secondo la carne? Che cosa ha ottenuto? Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio. Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia”. L’apostolo, facendo riferimento ad Abramo, intende sottolineare con forza che l’uomo non può salvarsi da solo. Non solo le su buone opere a consentirgli di accedere alla salvezza. Solo la grazia di Dio opera la giustificazione, ovvero rende giusti e, quindi, salvati. Con Paolo riconosciamo con gioia il primato della grazia. La salvezza ci è donata ed è da accogliere nella fede. Questa è la buona notizia del Vangelo: siamo salvati dall’amore di Dio in Cristo. Ogni nostra opera è la conseguenza di una trasformazione del cuore che precede ogni nostro impegno.