Ascoltiamo la parola del Signore dal vangelo di san Marco: “In quel tempo, Gesù, partito da cafarnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare”. L’evangelista sottolinea molto spesso, attraverso il verbo insegnare, l’intento formativo di Gesù nei confronti dei suoi discepoli e, in specie, degli apostoli. Gesù, nel suo Spirito, continua a insegnare pure a noi, senza mai stancarsi. Anche per questo è importante rivolgersi al Signore con la preghiera con cui la Chiesa prega in questi giorni: “Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere”. Sarebbe bello ripetere più volte questa splendida preghiera, nel corso della nostra giornata. Ancora più bello sarebbe realizzare quanto la preghiera ci fa domandare: l’attenzione perseverante alla voce dello Spirito Santo, che muove il nostro cuore verso tutto ciò che è santo; l’adesione pronta alla volontà di Dio, bene sommo e gioia vera della nostra vita; il desiderio ardente di tradurre questa volontà sia nelle nostre parole che nelle nostre opere.