Ascoltiamo la parola di Dio dalla prima lettera di san Paolo ai Tessalonicesi: “tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza”. Le parole dell’apostolo sono invito all’esame di coscienza e indirizzo di vita. La fede deve essere operosa, ovvero deve esprimersi in decisioni concrete alla luce della parola del Signore e non rimanere un semplice sentimento. La carità deve essere anche faticosa, non fatta di parole ma di donazione quotidiana, persino eroica nelle relazioni abituali della vita. La speranza deve essere ferma, senza soccombere ai timori del presente perché radicata nell’eternità che ci è promessa da Dio. Chiediamo, allora, la grazia di una fede sempre più operosa, di una carità sempre più faticosa, di una speranza sempre più ferma.