Pasqua. In Dio la vera Vita.
Articolo per “Sette giorni”
«Questo Verbo di Dio “si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1, 14). Egli non aveva nulla in sé stesso per cui potesse morire per noi, se non avesse preso da noi una carne mortale. In tal modo egli immortale poté morire, volendo dare la vita per i mortali. Rese partecipi della sua vita quelli di cui aveva condiviso la morte. Noi infatti non avevamo di nostro nulla da cui avere la vita, come lui nulla aveva da cui ricevere la morte. Donde lo stupefacente scambio: fece sua la nostra morte e nostra la sua vita».
Chi scrive così è sant’Agostino. “Fece sua la nostra morte e nostra la sua vita”. Chi? Dio, in Gesù Cristo; Colui che ha potuto dire di Sé: “Io sono la risurrezione e la vita”. Vi può essere una realtà più straordinaria? Un annuncio più sorprendente? Una verità più consolante e rispondente alle attese più profonde del cuore umano? Questa è la Pasqua cristiana.
Il mistero di morte e risurrezione che i cristiani celebrano ogni anno ha la capacità di rivelare la verità più intima del volto di Dio, un volto che in Gesù si presenta a noi nel segno dell’amore che dà la Vita, quella vera che vince il peccato e che non conosce tramonto. In tal modo Dio si propone e rivela quale autentico alleato dell’umanità, di ogni uomo e di ogni donna che vive in questo mondo.
Egli, infatti, non è distratto dalle vicende della storia che si succedono apparentemente senza un senso, non ci abbandona alla nostra inquietante solitudine, non è concorrente della gioia che ciascuno di noi incessantemente cerca senza mai trovare davvero, non è geloso della nostra vita quasi volesse privarci della pienezza della sua esperienza, non è l’accusatore impietoso delle nostre debolezze e delle nostre cadute.
Egli, invece, è l’Alleato sempre pronto al perdono, alla misericordia e alla consolazione: Colui che vince il male presente nel nostro cuore. Egli è l’Alleato che dona la pienezza della vita, quella vera, fin da ora e nell’eternità. Egli è l’Alleato che desidera per noi quella gioia che non conosce precarietà. Egli è l’Alleato che colma del Suo amore il nostro cuore, sempre mendicante di affetti e di appartenenza. Egli è l’Alleato che svela il senso dell’esistenza, dentro un disegno di Provvidenza che di tutto ha cura.
È forse troppo bello per essere vero? È troppo bello, sì…ma è vero! Di questa bellezza la Pasqua è l’annuncio gioioso che risuona ogni anno nelle nostre chiese. Ed è davvero significativo che, mentre celebriamo nella fede la risurrezione del Signore Gesù dalla morte, la nostra terra rifiorisca nella stagione della primavera. Anche la natura, con il linguaggio che le è proprio, fa eco all’annuncio pasquale. E ci aiuta a “sentirlo” in tutta la sua bellezza, verità e novità. Al calore del sole primaverile la terra torna alla vita. Al calore infinito dell’amore di Dio l’umanità ritrova la via della vita Vera.
A tutti e a ciascuno auguro di cuore una Pasqua di Vita. A tutti e a ciascuno auguro la scoperta, felice e grata, che in Dio è la vera Vita.