Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del profeta Daniele: “Allora tutta l’assemblea proruppe in grida di gioia e benedisse Dio, che salva coloro che sperano in lui”. Queste grida di gioia concludono il racconto dell’ingiusta accusa portata a Susanna, salvata per l’intervento provvidenziale di Daniele. L’episodio ci aiuta a ricordare la presenza amorevole di Dio, che mai dimentica di difendere e custodire coloro che confidano in Lui. Ancora una volta, nel testo sacro, Dio appare come il vero Amico dell’uomo, l’unico autentico e fedele sostegno dell’esistenza, a cui affidarsi con fiducia piena e incondizionata. Questa Parola viene a guarirci dalla terribile malattia del cuore, per la quale coltiviamo una segreta diffidenza verso il Signore e il Suo amore per noi. Attraverso la vicenda di Susanna risuona per noi l’invito dolce e consolante: “Non avere paura! Il Signore ti ama davvero!”.
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani”. Il racconto evangelico ci è noto. Gesù incontra una donna sorpresa in adulterio. Scribi e farisei intendono lapidarla. Ma prima interrogano Gesù. In risposta alla loro domanda il Signore non risponde direttamente; si china a terra e inizia a scrivere. Non sappiamo che cosa Egli abbia scritto. Certo, però, il gesto di chinarsi e toccare la terra con la propria mano è denso di significato. Il Signore, infatti, si china sulla miseria di quella donna, sulla nostra miseria; tocca con amore la nostra terra malata a motivo del peccato; le ridona vita con la Sua infinita misericordia.