Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del profeta Geremia: “Così dice il Signore: «Questo ordinai loro: “Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici”. L’ascolto, nella Scrittura, implica anche l’agire di conseguenza. Si ascolta davvero, infatti, quando la parola di Dio, ricevuta attraverso l’udito, scende nel cuore e diventa principio di vita. Nelle parole di Geremia all’ascolto della voce del Signore vengono abbinate due conseguenze: “sarò il vostro Dio”, “perché siate felici”. Quando la parola del Signore è ascoltata e vissuta si apre davanti all’uomo la duplice esperienza: l’intimità con Dio e la felicità. Dio, infatti, mediante la Sua parola, dona l’esperienza della familiarità nell’amore con Lui; e, inoltre, riempie il cuore di una gioia vera che anticipa quella del Cielo.
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Luca: “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde”. Con queste parole di Gesù termina il brano del Vangelo odierno. Vi troviamo un invito chiaro e deciso a fondare la vita su di Lui. Ciò che in Lui non è fondato è destinato a essere disperso e a rimanere senza frutto. In Cristo ogni realtà umana si illumina e trova pienezza di significato. Senza Cristo ogni realtà umana smarrisce il proprio senso autentico e si impoverisce. Tutto è troppo poco per il cuore umano assetato di eternità e infinito. Tutto senza Gesù è troppo poco! Ma con Gesù e in Gesù tutto diviene segno di ciò che è eterno e infinito, richiamo potente a Colui che non passa e che è eterna Verità e vera Carità. Se tutto per noi e’ dono di Dio, allora Dio diventa dono a noi. E in questo è il senso della vita, l’autentica gioia. Ricordiamo la parola di San Paolo: “Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”. Così davvero nulla può essere disperso della nostra vita.