III Domenica Quaresima anno A
Carissimi nel Signore, siamo giunti alla Terza Domenica di Quaresima. Proprio la Domenica, Giorno del Signore, Pasqua della settimana e anticipo della vita futura riempie il nostro cuore di consolazione e di speranza.
Oggi ascoltiamo la nota pagina del vangelo di san Giovanni, in cui è raccontato lo straordinario incontro di Gesù con la Samaritana. Un particolare del testo, fra i molti, attira la nostra attenzione. L’evangelista afferma che Gesù, “affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo”.
Alcuni esperti sostengono che la traduzione più indicata potrebbe essere: “sedeva sopra il pozzo”. Comunque sia, il significato anche simbolico di quanto descritto da Giovanni consiste nell’indicare in Gesù il vero pozzo di acqua viva, quel pozzo che solo avrebbe dissetato l’arsura della donna di Samaria, quel pozzo che solo è capace di dissetare la sete di ogni cuore umano.
Per il tramite del segno del pozzo e dell’acqua, pertanto, ancora una volta il Vangelo ci parla di Gesù, vero Salvatore del mondo, Fiume di acqua viva che risana e feconda la nostra vita.
La nostra meditazione prosegue con l’aiuto di san Colombano:
“Degnati, Dio misericordioso e Signore pietoso, di chiamarmi a questa sorgente,
perché anch’io insieme con tutti quelli che hanno sete di te,
possa bere dell’acqua viva che scaturisce da te, viva sorgente!
Possa inebriarmi della tua ineffabile dolcezza senza staccarmi mai più da te e dire:
«Quanto è dolce la sorgente dell’acqua viva; la sua acqua che zampilla per la vita eterna non viene mai a mancare!».
O Signore, proprio tu sei questa fonte eternamente desiderabile,
cui continuamente dobbiamo dissetarci e di cui sempre avremo sete.
Dacci sempre, o Cristo Signore, quest’acqua
perché si trasformi anche in noi in sorgente di acqua viva
che zampilla per la vita eterna!
Domando certo una grande cosa, chi non lo sa?
Ma tu, o Re della gloria, sai donare cose grandi perché le hai promesse.
Nulla è più grande di te: ti sei donato a noi e ti sei dato per noi.
Per questo ti preghiamo di farci conoscere quello che amiamo,
poiché nulla cerchiamo di avere all’infuori di te.
Tu sei tutto per noi: la nostra vita, la nostra luce,
la nostra salvezza, il nostro cibo, la nostra bevanda, il nostro Dio”.