“Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. E’ questa la parola di Giovanni il Battista, che risuona forte e chiara nel vangelo di questa Domenica.
La voce del santo precursore di Gesù ci interpella: sia perché desideriamo che diventi anche la nostra, segno della passione d’amore per la salvezza del mondo che ci anima; sia perché suscita in noi l’interrogativo, su che cosa possiamo fare di più perché la venuta di Gesù venga accolta da molti, da tutti. Che cosa manca alla nostra testimonianza cristiana perché la fede possa trovare accoglienza nella vita di tante persone con le quali condividiamo il tempo, il lavoro, il divertimento, lo studio, le fatiche e le gioie della quotidianità?
Diceva Nietzsche: “Io crederei all’esistenza del Salvatore, se voi aveste una faccia da salvati”. Una faccia da salvati! Forse è proprio questa “faccia da salvati” che a volte viene a mancare. Non abbiamo la gioia della salvezza, non custodiamo l’esultanza per il dono della fede. Preghiamo per avere la grazia di presentarci al mondo con una faccia da salvati, con un cuore da salvati, con una parola da salvati, con un modo di pensare da salvati.