Ogni Domenica abbiamo la grazia di fare memoria della risurrezione del Signore. Ogni Domenica, pertanto, abbiamo anche la gioia di rinnovare la nostra fede nella risurrezione della nostra carne e nella vita del mondo che verrà, come professiamo nel Credo.
In questa Domenica una tale memoria è resa ancora più intensa a motivo della pagina evangelica, che ascoltiamo da san Luca.
Vi si riporta il dialogo tra Gesù e alcuni sadducei, noti per negare la realtà della risurrezione. Al termine del dialogo è il Signore stesso a riaffermare la verità della risurrezione, quale destino felice della nostra vita: “Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui”.
Lasciamoci aiutare da Tertulliano nel riaffermare questa grande verità della nostra fede. “Risorgerà dunque la carne: identica, completa e integra. Ovunque essa sia, è depositata presso Dio, ad opera del fedelissimo mediatore tra Dio e gli uomini, Gesù Cristo, che renderà Dio all’uomo e l’uomo a Dio; lo spirito alla carne e la carne allo spirito: entrambi egli li ha già uniti nella sua Persona… Quello che tu consideri uno sterminio, è una semplice partenza. Non solo l’anima si allontana, ma anche la carne si ritira frattanto: nell’acqua, nel fuoco, negli abissi, nelle fiere.
Quando sembra così dissolversi, viene quasi trasfusa in vasi. Se poi anche i vasi vengono meno, perché si dissolvono e vengono riassorbiti nelle tortuosità della terra loro madre, da questa verrà di nuovo formato Adamo, il quale udrà da Dio le parole: Ecco, Adamo è diventato come uno di noi! (Gen 3,22).
Allora sarà veramente conscio del male che ha sfuggito, e del bene in cui è confluito. Perché, anima, senti astio per la carne? Nessuno ti è tanto prossimo da dover più amare, dopo Dio; nessuno ti è più fratello, perché anche con te essa nasce in Dio”.
Rinnoviamo, oggi, la nostra fede nella risurrezione della carne. Rinnoviamo, di conseguenza la nostra speranza, ricordando le parole dell’apostolo Paolo: “Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo”.