Ascoltiamo la parola di Dio dalla lettera di san Paolo ai Filippesi: “La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose”. L’apostolo esorta a tenere fisso lo sguardo sulle realtà ultime della vita, sollevandolo dalle realtà terrene. Non per perdere di vista queste realtà, ma per starvi dentro in un modo nuovo, il modo di chi sa che il presente è destinato a passare e vero valore lo possiede solo ciò che rimane in eterno, perché buono e bello davanti a Dio. Impariamo a stare nel mondo con gli occhi rivolti a Dio, cittadini della nostra storia, ma anche e soprattutto cittadini dei Cieli. Solo chi vive con gli occhi fissi in Dio e come cittadino dei Cieli ha lo sguardo limpido per guardare secondo verità questo mondo e operare perché sia migliore. Solo il Cielo di Dio può salvare la terra degli uomini.