Ascoltiamo la parola di Dio dalla prima lettera di san Paolo ai Corinzi: “Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi”. L’apostolo sottolinea alcuni aspetti del suo infaticabile ed eroico ministero, al fine di richiamare ai cristiani di Corinto il dono della sua paternità: “Sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo”. Paolo è un vero apostolo, un vero pastore che dona tutto sé stesso per la vita in Cristo di coloro che gli sono affidati. La sua paternità nella fede è forte e delicata, tenace e dolcissima. Davvero per lui il gregge è tutto. Preghiamo per avere molti padri nella fede, pastori veri che, dimentichi di sé stessi, diano ogni giorno la vita per le pecore affidate alle loro cuore.