Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del profeta Michea: “Guai a coloro che meditano l’iniquità e tramano il male sui loro giacigli”. Dio, per bocca del profeta, indirizza parole forti e di rimprovero a coloro che coltivano il male nel proprio cuore: pensieri, giudizi, desideri, progetti. Prima che a esserlo il nostro agire, malato è il nostro cuore. Le azioni hanno sempre radice nella nostra vita interiore. E là dove nessuno vede, spesso ci sentiamo più liberi di coltivare il male. Ecco perché è necessario essere vigilanti e non smettere mai di evangelizzare il nostro cuore, specchiandolo nella parola del Signore e verificandone la salute spirituale alla luce della volontà di Dio. Convivere con il male che si fa strada nel cuore significa già averlo abbracciato. Chiediamo nella preghiera la grazia della conversione del cuore.