Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del profeta Amos: “Il Signore Dio ha parlato: chi non profeterà? Vi ho travolti come Dio aveva travolto Sodoma e Gomorra, eravate come un tizzone strappato da un incendio; ma non siete ritornati a me. Oracolo del Signore. Perciò ti tratterò così, Israele! Poiché questo devo fare di te: preparati all’incontro con il tuo Dio, o Israele!”. Il profeta non può sottrarsi alla parola di Dio. Nel momento in cui Dio ha manifestato la Sua volontà, Amos non può tirarsi indietro e tacere. Nella vita dei profeti colpisce sempre molto questa sorta di necessità interiore, che conduce a proclamare parole esigenti, a esortare senza fare sconti, a illustrare una verità spesso scomoda, a scontrarsi con il pensiero comune e dominante. I profeti non guardano a se stessi e alla propria vita, non sono chiamati a salvaguardarsi. Essi sono stati introdotti nel mondo di Dio, al cui servizio rimangono con incrollabile fedeltà.