Ascoltiamo la parola di Dio dal libro delle Lamentazioni: “Grida dal tuo cuore al Signore, gemi, figlia di Sion; fa’ scorrere come torrente le tue lacrime, giorno e notte! Non darti pace, non abbia tregua la pupilla del tuo occhio!”. Nella desolazione e nella costernazione per la rovina di Gerusalemme, e di fronte ad accadimenti tragici e a scene raccapriccianti, l’invito è ad alzare lo sguardo verso il Signore. È invito alla preghiera, nella consapevolezza che solo da Dio può venire riscatto, liberazione e salvezza. È anche invito a guardare gli avvenimenti della storia con occhio penetrante, ovvero capace di scorgere, nonostante tutto e nella drammaticità del presente, l’opera provvidente di Dio che tutto vuole e permette in vista del compimento dell’opera della salvezza. Anche quando tutto sembra perduto, la luce della speranza rimane viva perché Dio è fedele al Suo patto di alleanza e di amore.