Ascoltiamo la parola di Dio dal secondo libro dei Re: “Ioiadà concluse un’alleanza con il Signore, il re e il popolo, affinché fosse il popolo del Signore, e così pure fra il re e il popolo. Tutto il popolo della terra entrò nel tempio di Baal e lo demolì, ne fece a pezzi completamente gli altari e le immagini”. Il sacerdote Ioiadà riporta il regno e il popolo all’alleanza con Dio, dopo che Atalìa, madre di Acazìa aveva iniziato a regnare nel paese introducendovi l’idolatria di popolazioni pagane. Ritorna spesso, nella storia di Israele, il momento della contaminazione religiosa. Sembra che Dio non basti più e che insorga la necessità di rivolgersi ad altre divinità. In tal modo è tradita l’alleanza con il Dio del Sinai, l’unico Dio vivente. La storia d’Israele è paradigmatica. La tentazione dell’idolatria, infatti, attraversa tutti i tempi. E’ la tentazione di abbandonare la fede in Dio, costruendo divinità a misura d’uomo e , quindi, manipolabili a piacimento.