VI Domenica di Pasqua anno C
Il libro dell’Apocalisse ci conduce, in spirito, “su di un monte grande e alto“. Lì ci viene mostrata “la città santa, Gerusalemme“. La visione è bellissima! In realtà quella santa città, “splendente della gloria di Dio” è la patria eterna di Dio.
E anche la nostra, perché verso quella patria siamo incamminati. Oggi, pertanto, siamo invitati a pregustare il tempo senza tempo, quella città che “non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna: la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello”.
Oggi rinnoviamo la ragione di ogni nostra speranza: il Paradiso. Quel Paradiso che è già pregustato in terra, nella misura della nostra appartenenza viva al Signore Gesù, il Risorto che vive in mezzo a noi.
Ascoltiamo, poi, nella pagina del Vangelo: “Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”. In poche parole, il Gesù illustra il cuore dell’opera dello Spirito Santo: aiutarci a entrare sempre più profondamente con Lui, il Signore.
Meditiamo, ora, con l’aiuto di Giovanni Taulero, famoso mistico del 1300, la parola evangelica “vi insegnerà ogni cosa“: “Cari figli, non si tratta qui di come questa o quella guerra sarà composta, o se il grano crescerà bene. No, no, figli, non così.
Ma quell’«ogni cosa» significa tutte le cose che ci sono necessarie per una vera vita divina e per una segreta conoscenza della verità e della malvagità della natura.
Seguite Dio e camminate per la santa e retta via, cosa che certe persone non fanno: quando Dio le vuole dentro, esse escono e quando le vuole fuori, entrano; ed è tutta una cosa a rovescio. Queste sono «tutte le cose», tutte le cose che ci sono necessarie interiormente ed esteriormente, sono il conoscere profondamente e intimamente, puramente e chiaramente i nostri difetti, l’annientamento di noi stessi, grandi rimproveri per come restiamo lontani dalla verità e dannosamente ci attacchiamo alle piccole cose.
Lo Spirito Santo c’insegna a inabissarci in una profonda umiltà e a raggiungere una totale sottomissione a Dio e a tutte le creature.
Questa è una scienza in cui sono racchiuse tutte le scienze di cui si ha bisogno per la vera santità. Questa sarebbe vera umiltà, senza commenti, non a parole o in apparenza, ma reale e profonda.
Possiamo noi disporci in tal modo che ci venga dato in verità lo Spirito Santo! In ciò Dio ci aiuti. Amen.