Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: Vuoi guarire? Gli rispose il malato: Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me”. Il racconto è ambientato a Gerusalemme, presso una piscina le cui acque erano considerate miracolose. L’uomo malato rappresenta anche tutti noi, sotto un duplice punto di vista. Anzitutto perché, come quell’uomo, senza l’aiuto del Signore siamo condannati a rimanere malati. Lui solo è il vero Salvatore. E poi perché la vicenda di quell’uomo ci interroga. Forse anche noi tante volte non abbiamo aiutato chi era nel bisogno, materiale e spirituale. Forse anche noi siamo stati pigri nello zelo della carità e non abbiamo avuto a cuore il bene dei fratelli.