VI domenica T.O. anno C
Oggi riascoltiamo la bellissima pagina delle Beatitudini, nella versione del vangelo di san Luca. Gesù, alzati gli occhi verso i Suoi discepoli, inizia a parlare e dice. “Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio”.
Meditiamo le parole di Gesù con l’aiuto di Isacco della Stella: “Non temiamo, fratelli; poveri, ascoltiamo il Povero che raccomanda ai poveri la povertà. Crediamo alla sua esperienza. Povero è nato, povero visse, povero morì. Ha voluto morire, non volle arricchire. Crediamo perciò alla Verità che ci indica la strada che conduce alla vita. Via stretta, ma breve; e la beatitudine sarà eterna. Via stretta, ma che mena alla vita, al largo, e ci farà camminare per vaste distese.
Eppure è un cammino scosceso, perché si eleva e così camminiamo verso il cielo. Di qui la necessità di alleggerirci, di non essere pesanti nel nostro andare. Che cosa vogliamo? Cerchiamo davvero la felicità? La Verità ci mostra la vera beatitudine. Vogliamo poi la ricchezza? Il Re distribuisce i regni e fa i re. Gli uomini si sono lasciati prendere alla rete di questa peste disastrosa che è la vana ricerca: quello che è insufficiente costa poco sforzo; ci si sfinisce per il superfluo.
Cinque paia di buoi, ecco il pretesto che li priva delle nozze e del cielo, le nozze che fanno passare dalla povertà all’abbondanza, dall’ultimo posto al primo, dall’abiezione alla dignità, dalla fatica al riposo. Eliseo ha sacrificato i buoi per seguire più facilmente Elia; e noi facciamo lo stesso e seguiamo Cristo!”.
Per trasformare in preghiera la parola evangelica ascoltata e la meditazione di Isacco della Stella, serviamoci del ritornello del Salmo Responsoriale: “Beato l’uomo che confida nel Signore”.