Ascoltiamo la parola di Dio dal primo libro dei Re: “Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: Lì porrò il mio nome! Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo”. Portata a termine la costruzione del tempio, Salomone innalza a Dio una preghiera bellissima. In essa chiede che quel tempio possa divenire luogo privilegiato dell’incontro tra Dio e il Suo popolo, del dialogo tra Cielo e terra. Il tempio, dunque, è anzitutto lo spazio della preghiera. Anche noi non dobbiamo mai smarrire la sacralità della casa di Dio, quale luogo del misterioso incontro tra noi e Lui. Allo stesso modo, non dobbiamo perdere mai di vista che anche il tempio che siamo noi è spazio sacro per un dialogo incessante tra Cielo e terra.