Ascoltiamo la parola di Dio dal primo libro dei Re: “Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?”. La preghiera di Salomone è bellissima. È morto il padre, il grande Davide, e ora egli si trova a dover governare il suo popolo. Non chiede altro, solo il dono più importante: un cuore docile, ovvero un cuore capace di ascolto e di essere in sintonia con la volontà di Dio. Salomone diverrà un re celebre per la sua sapienza. Domandiamo anche noi questo grande dono, quello di un cuore sempre in ascolto, attento e docile a Dio e alla Sua parola. Allora saremo davvero sapienti!