Ascoltiamo la parola del Signore dal libro dei Numeri: “In quei giorni, Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù. Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui. Egli pronunciò il suo poema e disse: Oracolo di Balaam, figlio di Beor, e oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante; oracolo di chi ode le parole di Dio, di chi vede la visione dell’Onnipotente, cade e gli è tolto il velo dagli occhi. Come sono belle le tue tende, Giacobbe, le tue dimore, Israele!”. Balaam, a motivo dello spirito di Dio che è sopra di lui, può pronunciare uno splendido poema. Al di là dell’immediato e di ciò che è visibile, egli intravvede la realtà più intima di Israele in tutta la sua bellezza. Tutto si trasforma alla sua vista. La fede, quando è viva, opera proprio questa trasformazione dello sguardo. Permette di andare oltre e di fissare gli occhi sulla bellezza dell’opera di Dio nella storia. Chiediamo la grazia di essere, come Balaam, uomini e donne dall’occhio penetrante.