Ascoltiamo la parola di Dio dal secondo libro dei Maccabei: “Antioco, credendosi disprezzato e sospettando che quella voce fosse di scherno, esortava il più giovane che era ancora vivo, e non solo a parole, ma con giuramenti prometteva che l’avrebbe fatto ricco e molto felice se avesse abbandonato gli usi paterni, che l’avrebbe fatto suo amico e gli avrebbe affidato cariche”. Il re Antioco, in questo testo, bene rappresenta il mondo, in quanto ostile al Signore, e anche il tentatore, che in ogni modo vuole indurre ad abbandonare la fede. La voce suadente di Antioco risuona sempre nella nostra vita. E risuona insidiosa, ingannevole, menzognera. Chiediamo la grazia di saperla riconoscere sempre come tale – opera del nemico – di saperla respingere con prontezza, di saper rinnovare subito la nostra adesione al Signore e alla Sua parola di Vita.