Ascoltiamo la parola di Dio dal libro della Sapienza: “La sapienza non entra in un’anima che compie il male”. A differenza di quanto a volte si pensa, non è la molteplicità delle esperienze – anche cattive – che rende sapienti. In verità, la sapienza cresce in noi nella misura in cui la vita si radica nel bene e sperimenta il bene. Il male fa sempre male e rende l’uomo incapace di guardare con limpidezza se stesso, gli altri e il mondo. Il bene, invece, rende chiaro lo sguardo umano. Lo stesso vale per la nostra conoscenza di Dio. Dio lo si conosce e riconosce nella propria vita nella misura in cui ne osserviamo la Parola e ci abbandoniamo con fiducia alla Sua volontà. A chi, invece, non ha fiducia nella volontà di Dio e non pratica la Sua parola, Dio rimane estraneo. “Egli infatti si fa trovare da quelli che non lo mettono alla prova”.