Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Giovanni: “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci”. Nelle parole di Gesù ritorna spesso il verbo “rimanere”. Indica una necessità vitale: Egli è la vite che trasmette linfa e vita, noi siamo i tralci che non possono vivere senza il sostentamento della vite. Noi siamo di Cristo e non possiamo vivere senza di Lui. Egli è la nostra Vita! O si rimane in Cristo fedelmente oppure siamo perduti, destinati a morire nella vita della fede. Come è importante, dunque, coltivare la preghiera, l’ascolto della parola di Dio, la vita sacramentale, la familiarità con l’Eucaristia celebrata e adorata! Solo così viviamo una vera relazione di amore con il Signore. Solo così si rimane nell’Amore. Solo così si rimane in Cristo! Solo così si può portare davvero frutto per la salvezza del mondo!
Ascoltiamo la parola di Dio dagli Atti degli Apostoli: “Essi dunque, provveduti del necessario dalla Chiesa, attraversarono la Fenìcia e la Samarìa, raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli. Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani, e riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro”. Paolo e Barnaba vanno verso Gerusalemme. Durante il viaggio, e poi anche una volta giunti alla meta, condividono con i fratelli nella fede le opere che il Signore va compiendo nella Chiesa. Una tale condivisione è motivo di grande gioia per tutti. Spesso siamo avari nel condividere le meraviglie che Dio realizza nella nostra vita. A volte, addirittura, non le vediamo, protesi come siamo a mettere in luce le difficoltà e i problemi che ci assillano. Impariamo da Paolo e Barnaba. E non dimentichiamo di magnificare la grandezza dell’amore di Dio, sempre operante nella nostra storia.