Carissimi nel Signore,
auguri di serena e santa giornata, nella VI Domenica del Tempo Ordinario.
Rimaniamo in ascolto della parola di Dio, così come ci viene offerta dalla prima lettera di san Paolo ai Corinzi: “Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualunque altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio”.
In poche parole, l’apostolo dona indicazioni preziose, in ordine alla sequela del Signore e al cammino della santità. Non si tratta, infatti, di realizzare grandi opere o di vivere abitualmente nello straordinario. Sequela di Gesù e santità, piuttosto, trovano la propria più vera realizzazione nell’ordinarietà dell’esistenza quotidiana. Pe vivere la comunione di amore con Gesù non è necessario fare cose eccezionali.
E’ nella vita di ogni giorno, con le pene e le gioie che l’accompagnano, con gli impegni e i doveri che lo caratterizzano, che il nostro itinerario evangelico prende forma. Allora, come per il mitico Re Mida – che trasformava in oro tutto ciò che toccava -, l’intera nostra esistenza diviene il luogo concreto nel quale incontriamo e vediamo il Signore, rispondendo pienamente alla nostra vocazione, e nel quale tutto diviene lode alla gloria di Dio.
Prolunghiamo la nostra meditazione con l’aiuto di don Angelo Roncalli che, a 26 anni, durante una conferenza per il III centenario della morte del cardinale Cesare Baronio, si era chiesto in che cosa consistesse la santità: “Sapersi annientare costantemente, distruggendo dentro e intorno a sé ciò in cui altri cercherebbe argomento di lode innanzi al mondo; mantenere viva nel proprio petto la fiamma di un amore purissimo verso Dio, al di là dei languidi amori della terra; dare tutto, sacrificarsi per il bene dei propri fratelli, e nell’umiliazione, nella carità di Dio e del prossimo seguire fedelmente le vie segnate dalla Provvidenza, la quale conduce le anime elette al compimento della propria missione: tutta la santità sta qui”.
Un abbraccio e una benedizione con tanto affetto e, con il Mercoledì delle Ceneri, buon inizio del cammino quaresimale
don Guido