Ascoltiamo la parola di Dio dal libro del Qoelet: “Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità. Quale guadagno viene all’uomo per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole? Una generazione se ne va e un’altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa. Il sole sorge, il sole tramonta e si affretta a tornare là dove rinasce”. Il testo biblico, a una lettura superficiale, appare come la fotografia di una vita senza senso e destinata al nulla. In realtà si tratta di una riflessione sapienziale, per quale l’esistenza risulta essere insensata se Dio dovesse risultare assente o non interessato a essa. In questo senso, l’ascolto di Qoelet pone davanti al dramma che vive l’uomo per il quale Dio non è presenza viva e operante nella storia. Tutto, allora, perde significato e tutto, alla fine, risulta inutile. Solo la fede in Dio, creatore e salvatore, amante della vita, riempie di senso lo svolgersi della storia e le vicende del mondo, pone fine all’inquietudine del cuore umano e lo pacifica nella Verità e nell’Amore.