Meditazione – Misteri gloriosi (schema 1)

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Meditazione – Misteri gloriosi (schema 1)

Meditazione – Misteri gloriosi (schema 1)

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1. La Risurrezione di Gesù
“Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”.
Facciamo nostro l’invito di sant’Ambrogio e contempliamo il mistero con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Come e con Maria.

Guardiamo Gesù, nell’esultanza del cuore. E’ risorto da morte. Il Crocifisso non è più nel sepolcro. E’ vivo! Anzi: è il Vivente! Le donne osservano e ascoltano l’Angelo, con stupore e con gioia. Il regno delle tenebre è sconfitto per sempre. Gesù è il Vittorioso!
“Non abbiate paura, voi!”. Il sepolcro vuoto del mattino di Pasqua è un annuncio stupendo che scuote la terra e che risuona fragoroso in ogni stagione della storia. In Gesù Risorto la vita vince la morte, la grazia e la misericordia hanno la meglio sul male e sul peccato. All’oscurità di un mondo perduto e senza futuro subentra la luce sfolgorante della salvezza e della speranza. Ecco perché non dobbiamo più avere paura. La paura è pagana, la fiducia è cristiana.

Vergine Santa, aiutaci a essere testimoni audaci e convincenti della tua Risurrezione. Il nome del Risorto risuoni sempre sulle nostra labbra. E donaci di presentare al mondo uno sguardo da risorti, un volto da risorti, un cuore da risorti, una vita da risorti. Ciascuno di noi possa essere un annuncio vivente di Gesù, Risorto dai morti.

2. L’Ascensione di Gesù al Cielo
“Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”.
Facciamo nostro l’invito di sant’Ambrogio e contempliamo il mistero con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Come e con Maria.

Guardiamo ancora Gesù, nell’esultanza del cuore. Viene elevato verso l’alto, in Cielo. Gli occhi degli uomini di Galilea non riescono più a vederlo. Pare nascondersi al loro sguardo. Eppure quell’Ascensione è la condizione necessaria perché Egli possa ritornare: ora, come presenza fedele fino alla fine del mondo; nella gloria, per dare compimento alla storia della salvezza.
“Perché state a guardare il Cielo?”. Il Signore, asceso al Cielo, è sempre con noi. Egli si rende presente nell’Eucaristia celebrate e adorata, nella Parola ascoltata, nelle ispirazioni al bene presenti nel cuore, nel volto di ogni nostro prossimo, nei fatti e negli imprevisti della vita. Asceso al Cielo, Gesù è il Cielo che abita la nostra storia quotidiana, è il Cielo che accompagna i passi del nostro cammino, è il Cielo che ci fa pregustare la beatitudine eterna del Paradiso.

Vergine Santa, aiutaci a non passare distratti accanto al Signore, presenza d’amore nella nostra vita. Ridesta il nostro cuore, quando la terra sulla quale camminiamo ci impedisce di vedere Gesù, Cielo luminoso che dona salvezza e pienezza di senso alle nostre giornate.

3. La discesa dello Spirito Santo
“Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”.
Facciamo nostro l’invito di sant’Ambrogio e contempliamo il mistero con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Come e con Maria.

Guardiamo all’opera dello Spirito Santo, nell’esultanza del cuore. Come vento che si abbatte gagliardo e come fuoco che infiamma, lo Spirito di Dio riempie la casa in cui gli Apostoli, con Maria, attendevano l’adempimento della promessa di Gesù. Tutto cambia. La paura si trasforma in coraggio, la timidezza in audacia, la mancanza di parola in annuncio che raggiunge tutta la terra.
“Cominciarono a parlare in altre lingue”. Gli Apostoli parlano e tutti capiscono. L’annuncio della salvezza fa breccia nel cuore di ogni uomo, perché ogni uomo, in verità, che lo sappia o no, lo attende. Tutti attendiamo un Salvatore. Il mondo ha una sua identità segreta: la sete ardente di Gesù. Lo Spirito Santo ci mette in sintonia con questa inestinguibile sete. Lo Spirito Santo ci fa dire “Gesù” in modo tale che tutti lo possano riconoscere come il Salvatore atteso.

Vergine Santa, aiutaci a invocare lo Spirito Santo: Vieni, Santo Spirito! Vieni, e riempi la nostra vita di Gesù. Vieni come lingua di fuoco, che accende il nostro cuore di ardente amore per il Signore. Vieni come vento gagliardo, che ci spinge fino ai confini del mondo per portarvi il Vangelo.

4. L’Assunzione di Maria Vergine al Cielo
“Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”.
Facciamo nostro l’invito di sant’Ambrogio e contempliamo il mistero con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Come e con Maria.

Guardiamo Maria, nell’esultanza del cuore. Ella prega e canta. Il Suo “Magnificat” è l’espressione di un cuore incantato per l’opera che Dio ha compiuto nella Sua vita. Maria è ricolma di stupore e di gratitudine. Tutto, in Lei, è grazia: dal concepimento all’ingresso nel Cielo di Dio.
“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”. L’Assunzione al Cielo della Madonna ci ricorda il primato della grazia nella vita della fede. La santità non è opera della nostre mani, un’opera che mai potrebbe così realizzarsi. La santità è la meravigliosa opera di Dio, alla quale siamo chiamati a dare il nostro assenso con il nostro “sì” di ogni giorno. Non pretendiamo di essere i salvatori di noi stessi. Sarebbe la nostra disfatta. Riconosciamo di essere salvati. In questo è la nostra vittoria.

Vergine Santa, Assunta alla gloria del Cielo, tieni acceso in noi il desiderio della santità. E aiutaci a far fiorire la vita del Signore in noi con l’adesione pronta e fedele alla Sua parola e alla Sua volontà. Sia in noi la gioia di essere salvati dall’Amore.

5. L’incoronazione di Maria Vergine
“Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”.
Facciamo nostro l’invito di sant’Ambrogio e contempliamo il mistero con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Come e con Maria.

Guardiamo ancora Maria, nell’esultanza del cuore. E’ vestita di sole, la luna è sotto i Suoi piedi e sul capo ha una corona con dodici stelle. Maria è incoronata Regina.
“Nel Cielo apparve un segno grandioso”. Ecco il segno che vale per sempre. E diviene monito e invito per tutti: nel regno dei Cieli ha dignità regale chi si fa servitore. E’ sempre così: agli occhi di Dio sono rovesciati i criteri abituali del mondo. La fede ci dona i criteri di Dio, il pensiero stesso di Cristo. Davanti a Dio non vi è altra corona di gloria possibile, se non quella dell’amore che si dona senza condizioni. Maria è Regina perché si è fatta serva del Signore, perché è la Madre del bell’amore.

Vergine Santa Regina del Cielo, accompagna i passi del nostro cammino terreno verso la Patria che è il Regno di Dio. A Te, nostra Regina, affidiamo la nostra vita perché sia tutta del Signore. E conosca la gloria riservata a coloro che, con gioiosa perseveranza, indossano la corona dell’amore.