Sabato 14 marzo, monsignore:
Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Luca: “In quel tempo, si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: Costui accoglie i peccatori e mangia con loro”. Viene spontaneo dire e, anche, gridare: “Meno male che accoglie i peccatori e mangia con loro!”. Perché se Gesù mangiava con i peccatori e i pubblicani, vuol dire che oggi Egli mangia anche con noi, con me. Se il Signore si fece prossimo, amo’ e salvò i peccatori, oggi Egli si fa prossimo a noi, ci ama e ci salva. Meno male, dunque, che Gesù ha mangiato con loro! Nel Vangelo di oggi, pertanto, siamo fotografati tutti noi. La parabola del figliol prodigo, che segue immediatamente la citata introduzione, è proprio il racconto della nostra vita.
Vita di stolti peccatori che Dio ama senza misura, disposto a qualunque cosa pur di riportarli a casa, la casa della salvezza e della vera gioia.
La Madonna ci custodisca tutti!